Le Nazionali chiamano i giocatori di Eurolega: chi ci sarà veramente?

Dopo la rinuncia di Datome, il punto sui pre-convocati per le qualificazioni mondiali impegnati in Eurolega e l'ultima risposta battagliera della FIBA.
19.10.2017 19:01 di  Ennio Terrasi Borghesan  Twitter:    vedi letture
Le Nazionali chiamano i giocatori di Eurolega: chi ci sarà veramente?
© foto di Foto FIBA

A poco più di un mese dal debutto delle qualificazioni per il Mondiale 2019, comincia a scaldarsi l’atmosfera all’interno del mondo del basket europeo.

Alcune delle nazionali più blasonate e interessanti hanno già annunciato una lista di preconvocati per le partite di qualificazione di fine novembre, inserendo spesso e volentieri giocatori impegnati in Eurolega (e quindi teoricamente impossibilitati a partecipare con la Nazionale) in quello che è un nuovo capitolo dello scontro, senza sosta, tra ECA e FIBA.

Partiamo dall’Italia, che vedrà il debutto di coach Sacchetti: l’allenatore di Cremona, per le partite contro Romania (24 novembre a Torino) e Croazia (26 novembre a Zagabria) ha convocato due dei cinque italiani impegnati in Eurolega con Milano (Abass e Fontecchio), rinunciando invece agli esperti Cinciarini e Cusin e all’infortunato Dada Pascolo.

Sacchetti invece non ha voluto rinunciare a chiamare i tre italiani impegnati in Eurolega con squadre straniere: se capitan Gigi Datome ha già annunciato l’intenzione di rinunciare a partecipare all’intero biennio di qualificazione mondiale, è ancora incerto il destino di Nicolò Melli e Daniel Hackett, ed è possibile che la Federazione possa doversi aspettare altre due rinunce dai giocatori di Fenerbahce e Bamberg.

Situazione complicata anche per la Francia di Vincent Collet, che giocherà contro Belgio e Bosnia a fine novembre: sono ben 10 i giocatori francesi pre-convocati impegnati in Eurolega, e la presenza o meno di colonne portanti della nazionale come De Colo, Heurtel, Causeur, Diot e Seraphin inciderà pesantemente sul rendimento della nazionale transalpina.

Molte le incognite anche per i campioni d’Europa in carica della Slovenia. Se la rinuncia dell’MVP di Eurobasket Goran Dragic, impegnato in NBA con i Miami Heat, era attesa, il nuovo coach Radovan Trifunovic non ha voluto rinunciare a preconvocare i nazionali sloveni impegnati in Eurolega come Nikolic, Macura, Muric, Zoran Dragic e soprattutto il duo del Real Madrid formato da Luka Doncic e Anthony Randolph. Ad oggi sembra abbastanza improbabile che i sopracitati facciano parte della riedizione della semifinale europea contro la Spagna il 26 novembre a Burgos.

Chiudiamo questa prima rassegna con due delle nazionali che hanno ospitato l’ultima edizione di Eurobasket. La sorprendente Finlandia, attesa da un girone non complicato (debutto con Bulgaria e Repubblica Ceca, mentre la quarta squadra è l’Islanda), potrà contare su 9/12 della squadra che ha stupito nel girone eliminatorio di Helsinki, anche se la presenza di Koponen e Salin, impegnati in Eurolega con Barcellona e Malaga, è tutt’altro che certa.

La Turchia, invece, potrà contare su 10/12 della squadra che si è fermata agli ottavi contro la Spagna, con coach Sarica che ha voluto puntare sulla continuità in vista dei match contro Lettonia e Ucraina, noncurante della possibilità di dovere rinunciare a elementi impegnati in Eurolega come Mahmutoglu, Guler e Hersek.

Nell’attesa delle pre-convocazioni di altre big pesantemente condizionate da assenze NBA come Spagna, Germania e Serbia, viene da chiedersi quanti giocatori seguiranno l’esempio di Datome o in quali casi si arriverà a uno scontro frontale tra le singole squadre e le rispettive federazioni nazionali.

Federazioni nazionali che, ospiti proprio della FIBA a Mies, hanno rilasciato oggi pomeriggio un comunicato in 6 punti dove criticano fortemente la decisione dei club di Eurolega di non accogliere la proposta di modifica del calendario stagionale formulata nelle scorse settimane dalla stessa FIBA, sottolineando come gli stessi club abbiano il dovere di non esercitare pressioni indebite sugli stessi giocatori.

Il documento, firmato da tutte le federazioni presenti in Eurolega con loro rappresentanti (Germania, Grecia, Israele, Italia, Lituania, Russia, Serbia, Spagna e Turchia) e supportato anche dalla federazione francese, rappresenta un nuovo capitolo della battaglia a livello federale e organizzativo per l'organizzazione del basket europeo.