La caduta di Portland: quale futuro per Rip City?

La stagione dei Portland Trail Blazers sembra vicina al capolinea: quali sono le cause e quali scenari si aprono per i Blazers?
21.04.2018 19:30 di Paolo Terrasi Twitter:    vedi letture
La caduta di Portland: quale futuro per Rip City?
© foto di Twitter

I Portland Trail Blazers si aspettavano una post-season decisamente differente, dopo la cavalcata trionfale in regular season, con un leggero calo finale. Invece, contro i Pelicans è arrivato un 3-0 senza appello (nessuna squadra nella storia ha mai rimontato tale svantaggio) , col rischio concreto dello sweep: sarebbe il secondo consecutivo al primo turno. Ma mentre le eliminazione passate sono sempre state per mano di squadre più forti ed attrezzate (Golden State nel 2017 e 2016, Memphis nel 2015, gli Spurs campioni nel 2014), quest'anno arriverebbe per mano di una squadra decisamente più all'altezza.
Senza nulla togliere a questi Pelicans, Lillard e soci erano chiamati a ben altre prestazioni, con una squadra sana e dopo un terzo posto in Regular Season. L'All Star, tra tutti, è il principale indiziato di questa batosta: incapace di andare oltre il 32% al tiro, capace di perdere ben 15 palloni tra gara due e gara tre, Damian Lillard a differenza di quanto mostrato nelle 82 partite precedenti si è raffreddato quando più contava.
Sarebbe tuttavia ingeneroso gettare "sotto il bus" soltanto la stella col numero zero: mentre il supporting cast di New Orleans è esploso, aiutando un sempre devastante Davis, quello di Portland è letteralmente sparito dal campo. Jusuf Nurkic, in odore di contrattone in estate, non è stato incapace di approfittare in alcun modo dei mismatch creati dai raddoppi su Lillard e McCollum, e vedrà i suoi potenziali guadagni decisamente ridotti; Evan Turner, Pat Connaughton e Zach Collins stanno sbagliando i tiri aperti creatisi dalle stesse situazioni. Gli unici a salvarsi finora sono McCollum ed Aminu, ma non bastano. 
La situazione per i Blazers pone seri interrogativi per il futuro: lo spazio salariale è pressoché inesistente, con il Cap sfondato (e di molto) fino al 2020. Servirebbero altri capolavori tattici di coach Stotts ed una ulteriore crescita da parte di Lillard e McCollum per evitare un destino di "felice mediocrità": non è esclusa la possibilità che il front office decida di cambiare molte cose.