Mitchell meglio di Jordan: i Jazz volano sulle spalle del rookie

Impatto devastante dell’ex Louisville sui playoff NBA
19.04.2018 18:49 di Ennio Terrasi Borghesan Twitter:    vedi letture
Mitchell meglio di Jordan: i Jazz volano sulle spalle del rookie

Partiti Gordon Hayward e George Hill, era lecito attendersi un ridimensionamento degli Utah Jazz, che invece si sono confermati, accedendo ai playoff sulla spinta di uno strepitoso finale di stagione.
Ragione principale del successo della squadra di Snyder è, senza dubbio, il rendimento di Donovan Mitchell: il rookie da Louisville, pur con una prestazione non esaltante al tiro (10/25, di cui 0/7 da 3), ha letteralmente trascinato Utah in Gara 2 a strappare il pareggio e il fattore campo dalle mani degli Oklahoma City Thunder.

L’impatto di Mitchell sui playoff è stato, sin qui, la naturale evoluzione di quanto visto nella seconda metà di stagione: nessuna esitazione a prendersi i tiri importanti e a tenere, sulle sue spalle, tutto il peso offensivo di una squadra che ‘ricambia’ coprendone le caratteristiche difensive, un mix che rende Utah una squadra ostica da affrontare anche se i Thunder sono superiori per talento, accoppiamenti sui due lati del campo (potenziali) ed esperienza playoff.

Il rendimento delle prime due partite di Mitchell, con 55 punti segnati nelle prime due partite di playoff, ha fatto sì che il numero 45 dei Jazz diventasse la guardia a segnare il maggior numero di punti nelle sue prime due partite di playoff in carriera: i 55 punti tra Gara 1 (27) e 2 (28) superano i 53 segnati, nel 1985, da Michael Jordan alle prime due partite in carriera nella postseason.

C’è grande curiosità, a questo punto, per il rilancio dei Thunder in Gara 3: il 0/14 dal campo dei ‘big 3’ -Westbrook, George e Anthony- di OKC nell’ultimo quarto di Gara 2 è stato indubbiamente decisivo nel determinare il risultato finale. Appuntamento adesso per Gara 3, nella notte tra sabato e domenica.