Il futuro dell'NBA: tra le parole dei giocatori e le nuove maglie
Come da tradizione, l'All Star Weekend verrà aperto dalla partita tra i migliori giovani della lega, divisi in americani ed internazionali. Sono terminate le interviste di rito dei giocatori nel prepartita, ecco le dichiarazioni più interessanti:
L'uomo più ricercato dai microfoni è Luka Doncic, per il quale si parlava di una presenza anche nella partita più importante, quella di domenica (che potrebbe comunque vederlo protagonista, visto l'infortunio di Anthony Davis): "Non mi aspettavo di essere così forte già da subito, e sono felicissimo di essere qui. Non vedo l'ora di affrontare Jokic nello Skill-Challenge, siamo entrambi dell'ex Jugoslavia".
L'agonismo non manca di certo, nonostante il carattere "amichevole della kermesse": vari giocatori si sono "sfidati" già, come OG Anunoby che ha dichiarato di voler schiacciare in testa a John Collins ("E' un amico"), e Lauri Markkanen e Kyle Kuzma che si sono sfidati a distanza (con il primo che vorrebbe schiacciare in testa al secondo, mentre il secondo preferiribbe un crossover pulito: "è più imbarazzante").
A margine dell'allenamento e della consueta sessione con i media, il commisioner Adam Silver ha presentato quelle che potrebbero essere le maglie del futuro, capace di cambiare numero e nome con una semplice applicazione sul cellulare. Da sempre apertissimo alla tecnologia, Silver immagina un All Star sempre più tech per il futuro e per i tifosi: in una lega piena di trasferimenti eclatanti e con sempre meno bandiere, una maglia del genere farebbe molto comodo...