Pelicans-Lakers, ci siamo: Anthony Davis a L.A., a NOLA Ball, 4ª scelta e...

Lo scambio più chiacchierato ed atteso dell'anno è finalmente avvenuto: come cambia lo scenario di Lebron James e che prospettive ci sono a New Orleans
16.06.2019 09:16 di  Paolo Terrasi  Twitter:    vedi letture
Pelicans-Lakers, ci siamo: Anthony Davis a L.A., a NOLA Ball, 4ª scelta e...

Il matrimonio più annunciato della NBA si è finalmente concretizzato. Come riporta Adrian WojnarovskiAnthony Davis sarà un giocatore dei Los Angeles Lakers. Dopo il fallito approccio di Febbraio, i Pelicans cedono alle lusinghe dei gialloviola, specialmente dopo aver constatato come i Boston Celitcs fossero contrari a trattare Jayson Tatum. L'offerta di Rob Pelinka, leggermente inferiore rispetto a quella di quattro mesi fa, consta in tre scelte al primo turno (tra cui la quarta del prossimo draft di venerdì notte), Lonzo Ball, Brandon Ingram, e Josh Hart. Non un ritorno probabilmente all'altezza dell'ex Kentucky, ma il migliore possibile: al netto di rovesci come i guai fisici (specialmente dei primi due, con Ingram alle prese con gravi problemi cardiovascolari e Ball con delle ginocchia non esattamente ottimali), i tre portano talento e futuribilità, che in un contesto senza pressioni ed attenzioni come quello della Louisiana, possono fiorire, come dimostrato dal loro nuovo (ed ex) compagno Julius Randle. Insieme alla guida di Jrue Holiday, la potenza di Zion Williamson, e la quarta scelta/il ritorno della stessa in un eventuale altro scambio, sono la base per un gruppo interessante, chicca del league pass per i nottambuli, e potenzialmente da playoff. Alvin Gentry si ritrova un gruppo interessante e ben compatibile tra le mani, e potrebbe regalare soddisfazioni ai tifosi di NOLA. 

Ma ovviamente, tutti i riflettori della trattativa sono puntati sulla California. Nella città delle stelle, un anno dopo la firma di uno dei giocatori più forti di sempre, sbarca un talento generazionale come Davis, un All NBA con il potenziale da MVP assoluto. Un anno pieno di drammi sportivi, e telenovelas sui rapporti familiari e l'incompetenza in dirigenza che ha catalizzato l'opinione pubblica quanto il finale di Game of Thrones (con trame più complesse e senza Starbucks). Un giocatore come Davis era necessario per i gialloviola, con James sempre più vicino al ritiro ed apparso disperatamente solo quest'anno, e rappresenta un Fit perfetto con l'ex Cavs: The Brow si completa tatticamente in modo eccelso con il parinumero, probabilmente con migliore alchimia e miglior talento di qualsiasi compagno nella carriera di James, e la sua personalità quieta, che lascia parlare il campo al suo posto, bilancia perfettamente la personalità accentratrice del nativo di Akron. E con uno spazio salariale che oscilla tra i 27 ed i 32 milioni (dipende se la prima scelta 2012 rinuncerà o no ad un bonus contrattuale in caso di scambio, il cosiddetto Trade Kicker), i botti della squadra di coach Vogel potrebbero non essere finiti qua, con un altro All Star alla portata (Kemba Walker l'ipotesi più concreta per Marc Stein del NYT). Un Ovest con i Warriors rimaneggiati ed ad uno Steph Curry di distanza dal non fare i playoff, è uno scenario decisamente ideale per i tifosi dello Staples Center.