Rimandati ad Ottobre: le delusioni di Las Vegas, appunti di SL

Alla fine della Summer League, dopo aver lodato le migliori rivelazioni, e le storie più curiose, analizziamo chi ha deluso le aspettative. 

Una delusione relativa è arrivata da Marvin Bagley. Sebbene abbia mostrato lampi di classe abbagliante nella sua unica partita giocata, ci si aspettava di più dalla seconda scelta all'ultimo draft, nella speranza che i suoi problemi fisici non siano un tema ricorrente. Avrà decisamente bisogno di esterni migliori, ed a Sacramento (che è priva della sua scelta il prossimo draft), difficilmente li avrà. 

Altra delusione relativa arriva da Donte Di Vincenzo: il suo rendimento, in due partite, è stato pessimo, ma essendo convalescente da un infortunio, ha delle attenuanti. L'italoamericano campione NCAA avrà ben poca competizione per il ruolo di guardia ai Bucks, e tempo per rifarsi. 

Chi invece, è senza appello rimandato, sono due talenti dei Phoenix Suns.
Dragan Bender, addirittura alla sua terza summer league, continua a sembrare spaesato come un pesce fuor d'acqua. Sulla carta un point-center, ha collezionato 11 palle perse a fronte di 2 soli assist, con una media di punti pari a quella dei tiri presi (in entrambi i casi un poco lusinghiero sette). Pur avendo meno di 21 anni, pare che la pazienza ed il tempo siano finiti per l'ucraino, che rischia di scivolare fuori dai progetti dei Suns. Chi invece rientra pienamente nei piani di Phoenix, è Josh Jackson. Alla sua seconda summer league, Jackson, sebbene in un ruolo non suo con una eccessiva gestione del pallone, ha decisamente deluso, tirando con un pessimo 20% e dimostrando di essere decisamente spaesato in conduzione. La competizione in squadra, con gli arrivi di Bridges ed Ariza, si alza.