Una vita (non) in vacanza: Jack Cooley, appunti di SL

La storia più curiosa dell'estate
15.07.2018 19:27 di Paolo Terrasi Twitter:    vedi letture
Una vita (non) in vacanza: Jack Cooley, appunti di SL

La Summer League, si sa, viene spesso trascurata. Vetrina per i rookie più attesi, leggero snack in attesa del ritorno della vera NBA, e chances per giocatori minori di mettersi in mostra e strappare un contratto. 
Uno di questi è Jack Cooley, undrafted nel 2013. Il nome non vi dirà quasi nulla, e giustamente: 23 partite in NBA, con minutaggi ridicoli, in piena provincia (Utah, Sacramento), lo rendono una comparsa nel basket NBA. 
Cooley è tuttavia un eroe della Summer League: per il rimbalzista scuola Notre Dame, 32 presenze nei tornei estivi di Las Vegas, 10 ad Orlando e Salt Lake City. Nella città del peccato, è di casa, come scherza anche lui: i tifosi intonano i cori MVP quando Cooley va in lunetta (quest'anno per i Phoenix Suns, insieme ad Ayton e Bridges). 

Cooley vanta anche esperienze, comunque positive, in G-Leauge, dove detiene il record di rimbalzi in una sola partita (ben 29, con 27 punti), mentre il suo status di beniamino dei tifosi, guadagnato grazie alla sua etica ed al suo carattere apprezzato dai tifosi, gli ha portato i cori dei tifosi dei Kings (putroppo a secco di gioie da anni), per il suo massimo in carriera in NBA, 8 punti (conditi da 3 rimbalzi e un assist in 8 minuti di Garbage Time, contro Orlando). Cooley vuole ancora sfondare in NBA, dopo aver "conquistato" campi e ristoranti di Las Vegas. Riuscirà a convincere una delle trenta franchigie NBA?