Tutta la gioia di Torino: “Abbiamo fatto la storia. E quelle critiche…”

Le parole dei vincitori della Coppa Italia 2018, tra gioia, incredulità e qualche sassolino tolto
18.02.2018 21:01 di Fabio Cavagnera Twitter:    vedi letture
Tutta la gioia di Torino: “Abbiamo fatto la storia. E quelle critiche…”
© foto di Alessia Doniselli

Corre sul campo all’impazzata, gridando “Dov’è il bambino? Dov’è?”, riferito alla coppa. Senza aver realizzato l’impresa fatta. Paolo Galbiati è l’uomo della finale e della Coppa Italia, colui che è riuscito a ribaltare una situazione difficilissima. Solo una settimana fa, la Fiat Torino era in completa crisi di nervi e risultati e nessuno avrebbe scommesso un euro sulla vittoria. Invece, l’ex assistente è arrivato ed ha cambiato tutto. Ma non vuole prendersi meriti: “No, non è merito mio - le parole del tecnico dei piemontesi, visibilmente emozionato - E’ dello staff e della squadra, che ha giocato una partita solida, anche se non segnavamo mai. Abbiamo fatto la storia e questa non ce la leva nessuno”. 

L’ha decisa Sasha Vujacic, con quel canestro a 2” dalla sirena finale: “E’ stato bellissimo fare il leader in questa squadra - le sue parole - io sono arrivato qua per regalare una gioia a questa società ed a questo pubblico”. Ed il due volte campione NBA non manca di togliersi qualche sassolino: “Quando tutti ci hanno mandato a quel paese, abbiamo capito che la voglia e la grinta c’erano, nonostante i tutti i problemi. La stampa di Torino è andata contro la società, che sta cercando di sopravvivere, quando qua mancava il basket da 30 anni. Le critiche ci stanno, se sono giuste, ma ci sono tanti che pensano di sapere tutto…”.

Tra i più pazzi di gioia c’è Peppe Poeta, il capitano della squadra piemontese: “Sono l’uomo più contento del mondo, non avevo mai vinto niente. E’ qualcosa che viene da dentro”. C’è spazio per delle parole per chi ha lasciato la squadra, come Carlo Recalcati: “Mi è spiaciuto che Charlie sia arrivato nel momento sbagliato, in cui molti pensavano più alle statistiche individuali - ha detto Vujacic - ma è grazie anche a lui se abbiamo capito che si vinceva solo di squadra”. Mentre il coach parla di Luca Banchi: “Se sono a Torino è solo merito suo”. Ed ora? “Adesso ci sono 11 finali per andare ai playoff. Non so dove possiamo arrivare - chiude Galbiati - Dovremo restare umili, abbiamo vinto una coppa, ma se vogliamo essere qualcosa, bisogna ripartire da questo e fare meglio”. Ma, intanto, è ora di far festa.