I quarti di finale al giro di boa: chiavi e analisi prima delle gare 3 (parte 1)

Da stasera i playoff cambiano scenario: dentro le serie e alcune possibili chiavi di lettura delle sfide in programma stasera.
22.05.2019 14:01 di  Ennio Terrasi Borghesan  Twitter:    vedi letture
I quarti di finale al giro di boa: chiavi e analisi prima delle gare 3 (parte 1)
© foto di Instagram Brindisi

Quattro giorni con un leitmotiv comune: il quasi totale predominio del fattore campo, con la sola eccezione della gara inaugurale di questi playoff, con la vittoria di Avellino a Milano in gara 1. Non è mancato lo spettacolo nelle prime due gare di ogni serie, ma finora Cremona, Venezia e Sassari non hanno lasciato spazio a Trieste, Trento e Brindisi, che tra oggi e domani saranno chiamate a vincere per prolungare la propria stagione. Andiamo quindi a vedere alcune considerazioni e chiavi di lettura delle serie dei quarti di finale, a partire dalle sfide di stasera (domani il punto su Trieste-Cremona e Trento-Venezia).

Avellino - Milano (gara 3 stasera, ore 20:30)
Dopo 47’ dominati dagli irpini è uscita fuori Milano, che ha alzato il livello di fisicità in difesa e costringendo Avellino a riempire di meno l’area. Senza novità dalle infermierie delle due squadre, sarà importante vedere in gara 3 quanto Avellino riuscirà a trovare alternative a Sykes in attacco (2/15 da 3 escludendo dal conto il giocatore americano) e a tenere botta sotto canestro nei minuti con Udanoh da 5 (specie se l’infortunio a Ndiaye dovesse tenerlo fuori dalla contesa). Per Milano, invece, fondamentale tenere l’intensità alta in difesa e a rimbalzo, oltre a trovare un contributo solido dalla panchina come in gara 2.

Brindisi - Sassari (gara 3 stasera, ore 20:45)
18 risultati utili consecutivi e la possibilità di approdare alla prima semifinale dall’anno dello scudetto 2015. È una grande notte per la Dinamo Sassari, sul 2-0 dopo due vittorie spettacolari (e combattute) in Sardegna contro Brindisi, a caccia di un successo per prolungare la sua stagione. Per i pugliesi fondamentale sarà in primo luogo “abbassare” i ritmi, per disinnescare lo scoppiettante attacco sardo (89 punti in gara 1, 106 in gara 2). Nei due mesi e mezzo di imbattibilità, infatti, Sassari ha mostrato -quasi a piacimento- la capacità di alzare i ritmi in momenti precisi della partita, fiduciosa che le percentuali dal campo potessero alzarsi in ogni momento. Ritmi bassi e un maggiore gioco interno, anche per “caricare” di falli i lunghi di Sassari e puntare su un livello di fisicità più alla portata della squadra meno fisica di questi playoff. Per Sassari il copione è più immediato: replicare quanto visto nelle ultime due gare, o nelle brillanti trasferte -recenti- di Milano o Trieste, davanti a un campo caldo e appassionato che vorrà recitare il ruolo di sesto uomo in campo.