Backdoor, festa con Gentile e Gotta in una serata d'amore cestistico

A night with backdoor podcast live è stato un successo.
06.10.2016 10:31 di  Simone Mazzola  Twitter:    vedi letture
Backdoor, festa con Gentile e Gotta in una serata d'amore cestistico

Gli ospiti di “A night with Backdoor podcast live” sono stati Roberto Gotta e Nando Gentile che hanno raccontato con grande simpatia, apertura e competenza alcuni momenti importanti delle rispettive carriere di giornalista e giocatore.

Nella prima ora di serata, Simone ha coinvolto i due ospiti ripercorrendo alcuni momenti chiave. Nando Gentile ha ricordato particolari inediti come le scarpe da basket di Jordan da collezione ancora provviste di un frammento di tabellone mandato in frantumi da quella famosa gara amichevole in cui Michael (forse Jeffrey) Jordan si presentò al mondo e all'Italia. Vederlo volare sopra le loro teste ha intimidito e stupito la Caserta dove giocava Nando, che ben poco ha potuto rispetto a una star nascente che è arrivato alla presentazione addirittura in elicottero.
Proprio quella Caserta è stato uno dei momenti più alti di carriera per Gentile, con lo scudetto vinto in gara 5 proprio a Milano, la forza di un gruppo di giovani campani che si sono poi rivelati terribili sia in campo che fuori, mixando vittorie epiche a scherzi altrettanto divertenti come le mutande nel freezer (e non solo).
Poi si è passati alla sua carriera di Milano, al rapporto professionale ma soprattutto umano con Boscia Tanjevic (con cui ha parlato telefonicamente proprio cinque minuti prima di iniziare la serata). Il viaggio poi si è chiuso con l’avventura greca ad Atene con il Panathinaikos e un divertentissimo racconto sulla trattativa che lo ha portato via da Milano con il patron dei verdi e tutte le sue particolarità da grande uomo di basket.

In seguito abbiamo preso un ipotetico volo per andare negli States e vivere dalle parole di Roberto Gotta un numero infinito di storie vissute che hanno fatto quasi fatica a starci nelle due ore di presentazione.
Il training camp 1992 del “bravo ragazzo” Latrell Sprewell, con Don Nelson e un Marciulionis che ha vietato l’uso anche fortuito dei piedi con un pallone da basket.
Poi c’è stato il racconto di un clamoroso back to back di coast to coast per vedere prima l’NCAA, poi i Clippers a Los Angeles prima di volare nella costa est, apprezzare il LeBron James all’High School con i compagni che lo adoravano e pendevano dalle sue labbra, per poi volare a Dallas dove c’era l’esordio NBA di Antoine Rigaudeau, indimenticato protagonista del basket bolognese che ha riportato alla memorie storie di derby felsinei vissuti.
Al termine c’è stata ben un’ora di domande del pubblico per i due ospiti che hanno intrattenuto e ampliato l’interminabile serie di racconti con grande sapienza e simpatia, mixando abilmente basket, tecnica e anche una sana dose di umorismo che ha alleggerito la serata.

Ci sono tanti ringraziamenti da fare a partire dal padrone di casa del Mind the Gap Matteo, i due ragazzi venuti addirittura da Padova per assistere alla serata, senza dimenticare Daniele che ha ripreso tutto in un esclusivo video che nei prossimi giorni vi proporremo, la coppia Alessia-Robi, che hanno immortalato tutto con foto uniche e Guido di Rucker Park Basketball Store che ha fornito magliette e premi.
E’ stata una serata celebrativa e il ringraziamento più grande va a tutto il pubblico della serata che ha imparato ad apprezzare il programma e ha fatto sì che si ritagliasse un piccolo ma importante spazio nel panorama cestistico.
Da settimana prossima si riparte con il canonico appuntamento settimanale e fino alla prossima puntata vi condivideremo tutti i migliori momenti dell’evento.

Grazie popolo di Backdoor podcast.

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