Sei nazioni, Italia compresa, convocheranno i giocatori di Eurolega

Chiesta una modifica al calendario per le qualificazioni a Fiba World Cup 2019
22.09.2017 16:38 di  Davide Fumagalli  Twitter:    vedi letture
Sei nazioni, Italia compresa, convocheranno i giocatori di Eurolega
© foto di Massimiliano Vitez/Ag. Aldo Live

Prosegue il braccio di ferro tra l'Eurolega e la FIBA sulla questione del calendario e delle finestre per le qualificazioni alla World Cup 2019 in Cina. Dopo che l'ECA aveva inviato una proposta di riforma dell'anno della pallacanestro in cui le nazionali avrebbero avuto sei settimane in estate, in mattinata è arrivata la replica della FIBA con una netta chiusura e nel pomeriggio sei federazioni, tra cui l'Italia, hanno firmato una lettera in cui chiedono affermano che convocheranno i giocatori delle squadre di Eurolega e chiedono di spostare le partite nei giorni delle qualificazioni.

La FIBA ha considerato "non seria e inaccettabile" la riforma del calendario proposta dall'ECA e ha sottolineato il grande sbilanciamento dell'annata cestistica verso i club piuttosto che nei confronti delle nazionali. Ancora, il massimo organismo cestistico mondiale dice che l'ECA considera "le nazionali non necessarie, anzi, un disturbo, e per questo ha proposto uno spazio marginale durante l'estate, periodo fra l'altro non ideale per uno sport che si gioca in ambienti chiusi, e fra l'altro coi giocatori già stanchi e sfibrati da una lunga stagione cui club".

Per dare ancora maggiore forza alla FIBA sono intervenuti direttamente sei federazioni nazionali, nello specifico Gianni Petrucci per l'Italia, Ingo Weiss per la Germania, Andrei Kirilenko per la Russia, George Vassilakopoulos per la Grecia, Jorge Garbajosa per la Spagna e Hidayet Turkoglu per la Turchia, che hanno firmato un documento in cui esprimono la volontà di convocare per le qualificazioni di novembre e febbraio i giocatori dell'Eurolega e in cui chiedono di modificare il calendario 2017-18 (riprogrammare due turni) affinchè questi stessi atleti possano scendere in campo con le rispettive selezioni, visto che a queste sei federazioni sono affiliate ben 13 delle 16 squadre che giocheranno l'Eurolega.

In questo documento le federazioni si dicono "dispiaciute perchè il modo di ragionare dell'ECA va a scapito dello sport", "preoccupate che i giocatori possano sempre di più lasciare l'Europa per l'NBA o la Cina", sottolineano che "i giocatori desiderano difendere i colori del proprio paese" e che "i 213 paesi affiliati alla FIBA, coi rispettivi campionati, non cederanno alle pressioni, alle minacci e agli interessi finanziari dell'ECA".

La diatriba tra le parti prosegue e non sembra esserci margine per un accordo. Non resta che attendere il prossimo capitolo, presumibilmente la replica dell'Eurolega a questa dura presa di posizione.